Analisi comportamentale

Il modello comportamentale dei collaboratori che compongono la tua azienda può essere il tuo vero punto di forza o un grande grattacapo. Attraverso l’analisi comportamentale è possibile individuare tesori nascosti o potenziali fonti di criticità. 
Questo tipo di analisi si basa sulle più importanti e riconosciute teorie del comportamento applicate all’ambito aziendale. Grazie alla tecnologia Extended Disc Assessment su cui si basa il nostro Talent Discovery è possibile individuare il profilo comportamentale in base a diversi parametri ( fattori di stress, attitudine alla leadership, modalità di adattamento alle situazioni nuove, etc.) e vedere come si manifesta nel determinare le performance.

Il profilo comportamentale è quell'insieme di caratteristiche che definiscono l’individuo nella sua specificità. Attraverso il profilo comportamentale puoi capire se un collaboratore è portato per essere un leader o un gregario, se è interessato all'opinione che gli altri hanno di lui, quali sono le sue priorità, come gestisce il carico di lavoro, etc.

L’acronimo DISC della tecnologia Extended Disc Assessment riconosce e inquadra 4 differenti stili comportamentali. Ognuno di noi manifesta da uno a tre stili comportamentali in maniera più o meno preponderante.

• D - dominance (stile dominante)
• I - inducement (stile influenzatore)
• S - supportive (stile supportivo)
• C - compliance (stile adempiente)

1. Identificare lo stile naturale e lo stile adattato della persona
   Lo stile naturale è l’atteggiamento naturale, è quello che siamo nel nostro intimo ed emerge sotto stress. Lo stile adattato di comportamento è il modo in cui tendiamo ad adeguarci all’ambiente in cui lavoriamo, richiede un ben preciso sforzo per essere mostrato. È il modo di comportarsi ragionato.
2. Identificare in che modo lo stile comportamentale si modifica in ambito lavorativo
   Il profilo comportamentale si modifica in base all’ambito lavorativo in cui il soggetto opera. La soddisfazione personale, la gestione delle crisi e delle situazioni nuove, la proattività rendono un collaboratore o un candidato più o meno adatto alle diverse posizioni in azienda.
3. Identificare e potenziare le soft skills
   La soft skills sono tutte le competenze trasversali che nella vita lavorativa sono importanti al pari, se non più, delle competenze professionali di base (hard skills). Le soft skills più importanti sono ad esempio la capacità di comunicare efficacemente, di lavorare in team, di reggere lo stress. Si tratta di caratteristiche fondamentali che emergono e si potenziano nel corso del tempo e sono necessarie per svolgere un lavoro di qualità.
4. Avere una visione di insieme e prevedere le performance del proprio team
   Attraverso la creazione di un report di gruppo è possibile avere una visione d’insieme del profilo comportamentale del team, identificando similitudini e differenze. Sarà così possibile prevedere le performance dei propri collaboratori, identificare i punti di forza e stabilire le priorità di intervento per creare piani formativi e di sviluppo realmente efficaci.