C’è un detto universalmente conosciuto, vecchio di quasi quattrocento anni ed attribuito ad uno dei conti di Chesterfield, che già di per sé riassume quello che forse è il concetto base del cosiddetto Time Management, ovvero la gestione del tempo a lavoro. Lo conosciamo tutti: ci raccomanda di "non rimandare a domani ciò che si potrebbe fare oggi".
Fino a qualche decennio fa l’esigenza di gestire bene il tempo era finalizzata all’obiettivo di riuscire a farne di più di quelle "cose da fare". Oggi la filosofia del Time Management, pur non rinnegando il proposito di favorire una maggiore produttività, guarda oltre. Suggerisce metodi che aiutano non tanto a fare le "cose" in meno tempo quanto piuttosto a fare meglio le "cose giuste".
L’aspetto quantitativo è finito in secondo piano rispetto all’aspetto qualitativo e questo non vale solo per il tempo strettamente professionale, quello che dedichiamo al lavoro.
Più che denaro, il tempo è vita. Imparare ad amministrare il tempo per molti versi è imparare a gestire noi stessi, ricercando – nell’equilibrio fra doveri e piaceri, fra utile e dilettevole.
In un’epoca in cui si parla di equilibrio casa-lavoro e ottimizzazione delle risorse, oggi più che mai la gestione del tempo a lavoro è diventata una capacità sempre più necessaria.
Dal senso organizzativo dipendono in buona parte l’efficienza e l’efficacia di qualsiasi attività. A prima vista, efficacia ed efficienza potrebbero apparire due sinonimi. In realtà l’efficacia è la capacità di saper raggiungere al meglio gli obiettivi programmati mentre l’efficienza si misura nel rapporto fra il risultato ottenuto e il consumo di risorse che ha richiesto, in termini di costo, di tempo o di dispendio di energie.
La gestione del tempo a lavoro
La redditività di qualsiasi attività dipende in gran parte dalla capacità di utilizzare in modo efficiente le risorse disponibili raggiungendo in modo efficace gli obbiettivi prefissati. In sostanza, efficienza e efficacia vanno combinate ricercando fra loro il miglior equilibrio.
Il tempo per definizione è "prezioso" e un vecchio detto ci avverte che "il tempo è denaro". Eppure, del tempo spesso non se ne ha piena consapevolezza.
Il tempo non è una risorsa incontrollabile ma per padroneggiarlo il primo passo è conoscersi. Quali sono i propri ritmi, le proprie abitudini, le proprie debolezze? Non dobbiamo considerare il tempo una "camicia di forza" ma nemmeno un fattore sul quale non possiamo minimamente incidere.
Sapere impiegare bene il tempo ci renderà non solo più produttivi ma meno stressati e più appagati. Ecco tre azioni preliminari che ti aiuteranno a "guadagnare" del tempo e gestire meglio la produttività:
Impara a gestire il tempo grazie alla formazione aziendale
"Il management è il conseguimento di obiettivi tramite terzi" sosteneva Peter Drucker, autore di una serie di opere fondamentali sulla gestione d’impresa. Se la frase sottolinea da un lato l’importanza della leadership e della delega, dall’altro sottintende che più elevato è il ruolo di responsabilità che si riveste nell’ambito di un’organizzazione e più le "cose da fare" sfuggono alla cosiddetta routine lavorativa, cioè ad attività ben precise e limitate che si ripetono meccanicamente.
Ecco perché per un imprenditore e per un manager la gestione del tempo, qui intesa specificatamente come organizzazione e programmazione del lavoro (proprio e altrui), è essenziale.
Per poterlo fare esistono metodi e strumenti che puoi acquisire tramite una specifica formazione aziendale.