Di Jessica Giummarra, Coach e Formatrice
In un’epoca in cui finalmente prestare attenzione all’ecosistema acquisisce sempre più importanza e sensibilizza sempre di più, diventa un valore intrinseco fare attenzione all’ eco – individuo- sistema. Un’idea di sistema che si articola su qualità e valori nel rispetto dello stare bene, dell’utilizzo della gentilezza nelle relazioni, nella riduzione di orario di lavoro con stesso salario anche il mondo aziendale viene coinvolto in questo cambiamento mondiale.
Sempre più orientati allo stare bene per riuscire a essere più performanti, diventa essenziale per fare emergere la propria individualità e potenzialità saper gestire al meglio il contributo di ogni risorsa aziendale.
Un sistema che si basa sulle relazioni e rapporti umani prima della competenza e preparazione tecnica professionale che vuole riuscire a vivere l’interazione con i propri colleghi come punto di forza.
Avere chiaro le capacità di ogni risorsa, avere condiviso un progetto per aiutare il miglioramento della loro performance e potenzialità gestendole in una dimensione più grande, una visione aziendale in cui ognuno è fondamentale e contribuisce come rete di connessione tra elementi in un tutto organico e funzionalmente unitario.
Il “saper lavorare in team” è una vera e propria competenza che valutiamo in termini di efficienza e di produttività in cui ogni collaboratore è parte fondamentale nel sistema.
Come nello sport anche in azienda deve crearsi una squadra unita, che abbia la voglia di perseguire lo stesso obiettivo e che si impegni per questo.
In una squadra ogni singolo individuo è fondamentale al fine di raggiungere l’obiettivo condiviso.
La squadra accoglie i nuovi arrivati e condivide le esperienze e l’azienda, dal canto suo, dà valore al gruppo creando un ambiente positivo, di aiuto che abbia idea del problem solving comune.
Per questo è importante che i colleghi imparino a conoscersi sia come professionisti (creando momenti di condivisione interni all’azienda) sia fuori dall’ufficio, cosi da essere in grado di saper gestire le proprie criticità puntando all’ottenere il miglior risultato sul mercato.
Un’azienda che favorisce l’unione tra i propri dipendenti è un’azienda che coinvolge e che ha chiaro quanto la vera a ricchezza sia il proprio team.
Competenze e professionalità vanno integrate alla capacità umana di relazionarsi come persone, non solo come colleghi/collaboratori.
Dagli altri bisogna imparare, trovare supporto nelle difficoltà, avere spunti e confronti costruttivi.
Per valorizzare il green della squadra bisogna anzitutto valorizzare il singolo, mettendolo nelle condizioni di dare il meglio di sé nell’ambito in cui è maggiormente portato. Ognuno di noi ha delle attitudini ed una personalità, dei punti di forza che lo rendono perfetto (o quasi) per un determinato lavoro.
Un individuo valorizzato e motivato tenderà per natura ad essere generoso con gli altri membri del gruppo, quindi a condividere. La squadra deve essere intesa come unione delle energie che ogni singolo individuo è disposto a mettere in gioco. Ogni risorsa è consapevole dell’importanza del proprio lavoro e ha un progetto personale di efficienza e produttività all’interno del sistema.
L’essere green vuole intendere avere focus su portare attenzione al sistema interno aziendale ottimizzando e puntando al miglioramento della qualità di vita interna all’azienda.
Possiamo partire da questi tre punti:
- individua i punti di forza di ciascun membro della squadra
- porta l’individuo a fare ciò per cui è maggiormente predisposto
- mette alla prova l’individuo permettendogli di superare i propri limiti.
Nel mio percorso professionale mi sono trovata più volte a “fare i conti” con il carattere delle persone.
Essere Green in azienda permette di ottenere di più con quello che ho a disposizione cercando di valorizzare il proprio organico e non selezionando il campione da fuori.
Ricordo qualche anno fa si parlava di aziende in continua selezione, oggi puntiamo invece a ricercare maggiore capacità nelle risorse che ho a disposizione.
Credendo nell’unicità di ognuno e nel valore che ricopre, riuscire a dare importanza ad ognuno secondo propri schemi e non secondo vecchi paradigmi del lavoro in cui emergeva la figura di dipendente poco collaboratore e molto più esecutore.
Creare una squadra che rappresenti nel mercato non sono l’azienda, il proprio prodotto ma anche “la faccia di chi ci lavora”.