L’energia delle risorse genera il clima aziendale
Viviamo in un momento storico in cui l’efficientamento energetico è un tema che risuona costantemente nelle nostre vite. Le difficoltà del pianeta, del reperimento delle materie prime e i costi sempre più alti dell’energia, ci hanno spinto a porre attenzione su questo tema.
Ti starai chiedendo cosa c’entra un’introduzione simile in un articolo intitolate “Che aria tira in azienda?”.
In questo periodo in cui i costi per le aziende tendono ad essere sempre più alti, la ricerca del personale è sempre più complicata e in alcuni settori sembra essere addirittura impossibile, l’efficientamento energetico può e deve riguardare anche l’energia che deriva dalla nostra risorsa più importante: le persone che hai oggi in azienda.
Così come quando si intraprende il processo di efficientamento di una casa è necessario fare una valutazione dello stato attuale ed individuare gli elementi inefficienti al fine di migliorare la loro funzionalità, allo stesso modo quando ci si approccia ad un’azienda è vitale iniziare facendo un’analisi degli attuali livelli di energia ed anche eventuali situazioni che contribuiscono a disperdere questa energia.
Niente è fonte di dispersione di energia peggiore quanto un cattivo clima all’interno di un team.
Un’analisi del clima per essere ottimale deve andare ad indagare non solo come stanno le persone all’interno dell’azienda e quindi quali sono i livelli di stress, ma anche la qualità delle relazioni e comunicazioni interne, se gli ingranaggi dell’organizzazione funzionano al meglio e se la realtà aziendale è vissuta come luogo di sviluppo professionale e personale.
Essenzialmente, misura il coinvolgimento, percezione e partecipazione delle risorse umane in azienda.
Solo in questo modo, facendo una fotografia completa della situazione attuale, il management può identificare dove si celano le “dispersioni di energia” e quindi riflettere sulle azioni strategiche e interventi migliorativi per efficientare al meglio l’azienda.