Il passaggio generazionale nelle PMI: se pianificare diventa vitale

Martedì 27 novembre, la splendida cornice di Ville Ponti Centro Congressi di Varese ha ospitato l’evento “Il passaggio generazionale nelle PMI. Tra delega generazionale e trasmissione del patrimonio familiare“, con il patrocinio di AIME Italia.

Flavio Cabrini, general manager di ONE4, Pasquale Marseglia, dottore commercialista e titolare dello Studio Marseglia e Associati, Bruno Chinaglia, Temporary Manager e Paolo Fantinato, Direttore Generale del Gruppo Fantinato hanno affrontato uno dei temi più cari alle imprese italiane: come mantenere la continuità aziendale nonostante il susseguirsi delle generazioni.

Gianni Lucchina, segretario generale di AIME Italia, ha dato il via all’evento con i saluti iniziali e l’introduzione dei temi principali della mattinata.

La prima testimonianza è stata esposta da Bruno Chinaglia, temporay manager e relatore dell’intervento Il ruolo del manager esterno nell’ambito di un processo di passaggio generazionale; focus rivolto in particolare sulla figura del temporary manager intesa come persona altamente qualificata a cui un’impresa affida la gestione di una sua attività al fine di garantire continuità all’organizzazione, accrescere le competenze manageriali già esistenti e risolvere criticità aziendali. Il Temporary Manager può configurarsi come uno dei protagonisti del delicato processo di passaggio tra una generazione all’altra in seno all’azienda.

Particolarmente incisiva è stata la Case History di Paolo Fantinato, Direttore Generale del Gruppo Fantinato e protagonista di un percorso di vertice all’interno del gruppo familiare.

Azienda che opera da oltre 40 anni nel settore degli allevamenti ittici e del bestiame e in particolare della GDO con 18 punti vendita dislocati sul territorio, il Gruppo Fantinato è il perfetto esempio di un passaggio generazionale di un’impresa italiana a conduzione familiare. Le criticità emerse in occasione della scomparsa di una figura di riferimento ha portato alla luce tutti quei problemi che una mancata gestione del passaggio generazionale comporta. La programmazione mirata e per tempo aiuta a gestire il tutto nel giusto modo, evitando l’insorgere di serie problematiche poi difficilmente governabili.

Pasquale Marseglia ha approfondito il tema dal punto di vista fiscale con il suo intervento “Le successioni in azienda, consigli utili e di facile applicazione per gestire gli aspetti legali, fiscali ed emotivi delle successioni in azienda”; una volta definito il quadro complessivo italiano delle PMI – per il 90% a conduzione familiare e con due imprenditori su quattro con più di 60 anni – Pasquale Marseglia ha approfondito le regole giuridiche e fiscali molto utili in tema di successione generazionale con focus sulla successione testamentaria, sulle imposizioni fiscali e i casi di esenzione.

Ha chiuso l’evento Flavio Cabrini con il suo speech “La delega generazionale, case history e best practice per capire come creare le condizioni per supportare la crescita aziendale e coinvolgere tutto il Team nel processo di ristrutturazione”; dopo un’iniziale panoramica sullo scenario italiano in cui:

  • Il 65% delle aziende con fatturato superiore ai 20 milioni è costituita da aziende familiari
  • Il 18% delle imprese familiari prevede un passaggio generazionale nei prossimi cinque anni, una fase delicata dove solo il 30% delle aziende sopravvive al proprio fondatore

Flavio Cabrini ha sottolineato la tendenza tutta italiana per la quale i casi di passaggio generazionale gestiti con successo sono rari perché non gestiti per tempo. Pianificare è la parola chiave! Pianificare significa programmare anticipatamente il lavoro in termini di sequenza di passi necessari ad ottenere determinati obiettivi.

Cosa può aiutare? Distinguere l’impresa dalla famiglia è difficile, specie se la commistione è totale, tuttavia è il primo passo nella giusta direzione; applicare un sistema moderno di governance e premiare le competenze sono processi vitali; infine prepararsi all’imprevisto con il giusto anticipo può fare la differenza.

Una mattinata fatta di temi concreti e testimonianze reali, con soluzioni di facile applicazione e spunti di dibattito, conclusasi con uno sfizioso light lunch. Tra bollicine e prodotti locali, i partecipanti hanno avuto l’occasione di fare networking e scambiarsi opinioni sul tema trattato.

Qui il video integrale e alcuni scatti dell’evento

Qui un articolo di Varese News dedicato all’evento