Intervista ad un nostro cliente che riporta la sua opinione sul nostro corso leadership e l’operato di OSM Network nella sua azienda
«Venire qui è un po’ come fare il tagliando». Giuliano Ruzza non è ancora in vista della boa dei quarant’anni ed opera in un settore, quello dell’intermediazione immobiliare, azzannato ai polpacci dalla crisi. Basta però andare nel sito di Bankasa, il network di agenzie di cui è alla guida, per rendersi conto che lui la parola crisi deve averla esclusa dal suo vocabolario. “Ambizione, professionalità, crescita e guadagno. Questa è la sfida di Bankasa! Sei pronto a metterti in gioco?” si legge nella sezione “Lavora con noi”. «Le difficoltà – taglia corto Ruzza – costringono a ricercare soluzioni alternative ma non debbono mettere in discussione il risultato». Gli americani dicono “Change what you do until you get what you want”: cambia ciò che fai finché non ottieni ciò che vuoi.
Siamo verso fine settembre e quella sorta di officina in cui Ruzza è venuto, come dice lui, a fare il tagliando è un Corso Leadership tenuto da Flavio Cabrini, General Manager di Osm Network. «Appartiene alla mia indole – ci dice Ruzza in una pausa – cercare di dare sempre il meglio e, quando dentro hai questa molla, credo sia fisiologico avvertire un senso di inadeguatezza rispetto agli obiettivi che vuoi inseguire. Qui ho trovato molte risposte che cercavo e tornarci, periodicamente, seguendo un percorso programmato e personalizzato, ti rimette in carreggiata e ti ridà slancio».
Attualmente Bankasa, fra Milano e comuni limitrofi, raggruppa dieci agenzie, Ruzza si è imposto di trasferire all’intera rete dei collaboratori quella tensione verso l’eccellenza che continua ad animarlo. «Nel nostro piccolo abbiamo predisposto e avviato un programma formativo, volto a favorire un processo di crescita individuale e collettiva, stabilendo un calendario annuale di incontri a cadenze anche abbastanza ravvicinate. Come è stato accolto? Molto bene. Se all’interno di un’azienda non ci sono confronto e condivisione, se non ci si sente coinvolti in un progetto, non si va da nessuna parte».
Inconsapevolmente o meno, Giuliano Ruzza sta insomma per certi versi applicando quello che David Goleman, nel suo bestseller “Primal leadership”, ha definito lo stile “coaching”, cioè tipico del “leader formatore”. Vi gioca un ruolo decisivo un sapiente esercizio della delega. «Per quel che mi riguarda – conclude Ruzza – riconosco, e credo possa farlo anche chi mi sta intorno, che a proposito di crescita personale è decisamente aumentata la fiducia che nutro negli altri. Oggi ho la piena consapevolezza che devi responsabilizzare le persone. Pur mettendo in conto il fatto che a volte possano deluderti, il saldo sarà sempre attivo. La capacità di delega è assolutamente fondamentale».
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