Per la mia esperienza sono tre i pilastri della crescita aziendale: risorse finanziarie, miglioramento/innovazione dei prodotti/servizi e miglioramento della qualità dei collaboratori.
Questi elementi, essendo interdipendenti, crescono o diminuiscono contemporaneamente anche solo agendo su uno dei tre.
Qual è, fra le tre, la strada più facilmente percorribile per una PMI?
Reperire ingenti risorse finanziarie di punto in bianco rappresenta un impegno piuttosto gravoso per un’azienda, che per poterlo fare spesso deve ricorrere in maniera pesante all’aiuto del credito.
Innalzare drasticamente la quantità e la qualità dei servizi e/o prodotti forniti è pressoché impossibile senza procurarsi anche le risorse finanziarie e le persone adeguate.
Di conseguenza il processo di espansione più accessibile per una PMI passa necessariamente attraverso la valorizzazione e/o la crescita dei collaboratori
Attirare talenti, trattenerli in azienda e farli crescere rappresenta quindi la sfida principale del nuovo business dell’imprenditore del terzo millennio nel campo delle risorse umane. Ogni imprenditore lungimirante deve rendersi conto che questa è una nuova competenza che deve assolutamente acquisire. E che attirare e sviluppare talenti per la propria azienda è una responsabilità di cui deve farsi carico; per quanto possa delegarne a terzi (società di selezione, consulenti, agenzie interinali) la parte operativa, questa attività rimane comunque di sua competenza.
Secondo gli studi sulla leadership situazionale, far crescere i propri collaboratori vuol dire adattare il proprio stile aumentando i livelli di delega e di responsabilità in modo graduale dal momento dell’assunzione (o del cambio di ruolo) fino ad arrivare all’autonomia completa.
Molti imprenditori probabilmente si chiedono: “Ma perché il mio gruppo cresce così lentamente?”, oppure “Perché nella mia azienda serve così tanto tempo per trovare una persona valida?”.
Questo accade nella misura in cui in azienda sono presenti delle barriere, ossia elementi che tengono lontane le persone. Il tempo con cui un gruppo cresce è inversamente proporzionale al numero di barriere che sono presenti in azienda.
Non si tratta di barriere fisiche, ma di IDEE, spesso residenti nella testa dell’imprenditore, che non sono visibili ma agiscono come freni e ostacoli alla crescita del gruppo.
Il processo di eliminazione di queste barriere è un vero e proprio percorso che richiede tempo e sforzo.
Un imprenditore può intervenire su tre fronti, anche contemporaneamente:
- Attività di management: Si tratta di attività condotte dalla dirigenza nei confronti del gruppo che hanno lo scopo specifico di sviluppare aggregazione tra i membri del gruppo
- Sistemi di gestione motivanti: Iniziative volte a far sentire le persone importanti, valorizzate e gratificate
- Attività formative o para-formative: Attività volte a “forzare” l’interazione tra le persone, le cosiddette attività di Team Building
Ogni imprenditore è chiamato a lavorare sul processo di costante innalzamento del livello di qualità del proprio gruppo. Non solo perché questo si traduce in maggior efficienza e maggior produttività, ma anche e soprattutto perché creerà quell’effetto magnetico che permetterà di attirare persone con un livello di qualità più elevato.
E poi, non dimentichiamolo mai, un’azienda e i suoi collaboratori crescono se anche l’imprenditore cresce!