Di Flavio Cabrini – General Manager ONE4
Un paradigma, nel linguaggio comune, è un modello di riferimento, un termine di paragone. La parola deriva dal greco parádigma, che significa esemplare, esempio.
Quello che è stato un modello di riferimento per crescere e creare ricchezza fino a pochi mesi or sono è stato sovvertito in numerosi aspetti e sta producendo variabili, imprevisti e scenari del mercato in crescente volubilità.
La costante del cambiamento per ogni PMI deve oggi fare i conti con almeno 3 fattori rilevanti:
- L’incertezza del periodo che è di per sé l’antitesi del mindset dell’imprenditorialità. Siamo sempre stati abituati a pensare in termini di: stabilità=crescita. Questo legame, oggi sovvertito, ha sempre funzionato. Più lo scenario economico era stabile è più l’impresa poteva e doveva pensare in termini di investimenti, assunzioni, progetti.
- Il barcamenarsi che è l’antitesi della buona organizzazione. È sempre stato necessario per affrontare l’inaspettato, porvi rimedio velocemente per poi tornare ad organizzare al meglio l’attività. Anche questo ha sempre funzionato fintanto che rimanesse in un perimetro circoscritto e di breve durata.
- La sostenibilità che è stata quasi sempre indirizzata agli aspetti economico finanziari. “Tenere a galla” l’impresa. Cruscotti per il management control, strumenti di analisi e previsionali sono da sempre un “compagno di viaggio” dell’imprenditore. E chi non era riuscito a crearli, per lo meno poteva contare sul ricevere la consulenza di un bravo commercialista/fiscalista. Oggi questa attività assorbe una buona fetta del tempo e delle energie dell’imprenditore medio che poi si ritrova in una nuova incertezza e in un nuovo barcamenarsi…Un circolo vizioso.
La mia personale riflessione è che il mercato delle merci, dei beni e dei servizi abbia spostato il suo baricentro. Anche il mercato del lavoro ha fatto lo stesso.
L’aspettativa dei clienti è molto più alta. L’aspettativa dei collaboratori, nuovi e vecchi è molto più alta. O forse sarebbe meglio dire DIVERSA.
Incertezza e barcamenarsi continueranno ancora per un po’. Non è una profezia, è la nuova normalità che ce lo impone.
Il punto di entrata, a mio modo di vedere, inizia da una ridefinizione di sostenibilità. Non sto parlando di un nuovo modello di “azienda green”, intendo dire cominciare a considerare argomenti più probanti e persuasivi verso i clienti e verso i collaboratori.
Ridisegnare la relazione con i clienti: modalità più comode di accedere con qualità a servizi e prodotti e ribilanciare la relazione con i collaboratori: creare un luogo dove le persone possano “vivere e crescere con un lavoro più integrato con il privato”. Vecchie necessità ridefinite e ridisegnate alle nuove esigenze.
E ONE4 vuole essere, come sempre, al fianco degli imprenditori in questo passaggio epocale.